La mano e’ nota per avere un ruolo predominante nella definizione e mantenimento dell’immagine corporea dell’individuo e dello schema corporeo. E’ inoltre fondamentale nel matenimento della socialita’, basti pensare nella cultura occidentale e meno orientale l’importanza della stretta di mano come “strumento” di approccio ad un nuova conoscenza o incontro.
La perdita di una estremità corporea e il sentirsi sfigurati o impossibilitati a compiere un gesto di approccio al prossimo o una attivita’ lavorativa/sportiva pregressa coinvolgono l’immagine corporea con le influenze psicologiche conseguenti e la perdita della socialita’.
Fin dai primi anni di vita prendiamo confidenza col nostro aspetto esteriore e ci confrontiamo con la reazione a quest’ultimo delle altre persone. Il cambiamento rapido causato da un trauma (incidente o intervento chirurgico) pone la persona davanti al rischio di non riconoscere il proprio corpo come tale generando talora ansia, depressione, sensazione di isolamento e dolore. L’immagine corporea interiore, immodificata per anni, entra in conflitto con l’immagine esteriore acquisita in seguito all’amputazione o all’intervento, sviluppando un conflitto intrapsichico e spesso la non accettazione della nuova situazione fino alla sua negazione. Le aspettative talora miracolistiche e successivamente disilluse determinano una reazione di frustrazione e svalorizzazione verso sé e/o il team curante
L’esperienza pluriennale ha dimostrato l’importanza, all’interno di un progetto multidisciplinare di collaborazione medico-terapista-paziente che una figura cardinale e’ rappresentata dallo psicologo/psichiatra. Lo psicologo si inserisce nello spazio tra le aspettative poste dal paziente e le prospettive chirurgico-riabilitative come accompagnamento e sostegno rivolto al paziente in un percorso di rielaborazione e accettazione della nuova realta’ e sostegno nella fase di stress post-operatorio (ansia, fragilita’, vulnerabilita’). In una fase successiva e’ di ausilio nella necessita’ di elaborare la perdita, reintegrare il nuovo schema e la nuova immagine corporea cercando soluzioni alternative alle limitazioni funzionali arrecate nel contesto quotidiano e lavorativo accompagnando il paziente al reintegro sociale, sportivo, lavorativo.
In una fase successiva e’ di ausilio nella necessita’ di elaborare la perdita, reintegrare il nuovo schema e la nuova immagine corporea cercando soluzioni alternative alle limitazioni funzionali arrecate nel contesto quotidiano e lavorativo accompagnando il paziente al reintegro sociale, sportivo, lavorativo.
Col Locarno Hand Center collaborano psicologi e psichiatri con diploma federale per la cura dei disturbi dell’immagine corporea.